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Impariamo a respirare

Quanto sia importante la respirazione lo sappiamo tutti ma siamo coscienti di come essa funzioni?

Respirare è un atto “automatico” ovvero, volontario, controllato da noi, ma senza bisogno di prestarvi particolare attenzione: nessuno pensa che deve respirare mentre scrive, legge, parla, studia, lavora, fa sport, ecc.

Il muscolo che per primo si occupa della respirazione è appunto il diaframma toracico che divide la cavità toracica da quella addominale.

Per approfondire la sua anatomia Vi rimandiamo all’articolo http://sabinodebari.net/anatomia-fisiologia-del-diaframma/

In questa sede invece vogliamo mettere l’accento sulla dinamica respiratoria e sulla sua fisiologia.

Dal punto di vista meccanico, il torace, durante l’inspirazione, dovrebbe dilatarsi in tre dimensioni:

  • Verticale
  • Trasversale
  • Antero-posteriore

Questi movimenti sono possibili grazie alla sinergia dei vari muscoli inspiratori, primo tra essi il diaframma. Esso ha la forma di una cupola e durante la sua contrazione si abbassa verso l’addome aumentando, per l’appunto, il diametro verticale del torace. Gli altri diametri toracici (trasversale e antero-posteriore) aumentano grazie ai muscoli inspiratori secondari (intercostali esterni e intercartilaginei, scaleni, dentato anteriore, dentato postero superiore, pettorali, sternocleidomastoideo, trapezio, estensori della colonna vertebrale, romboidi ed elevatore della scapola) che ruotano in fuori le costole e sollevano lo sterno.

Grazie a questo movimento attivo e sinergico dei muscoli inspiratori si realizza l’espansione polmonare che, invece, è un movimento totalmente passivo.

In poche parole succede questo:

  1. Il diaframma si contrae e con esso tutti gli altri muscoli inspiratori
  2. Il torace amplia tutti i suoi diametri
  3. Il polmone si espande grazie alle precedenti azioni

Questa descrizione dovrebbe farci capire la meccanica respiratoria.

Una volta capito come dovrebbe funzionare il nostro respiro, ci dovremmo chiedere se è cosi che realmente lo pratichiamo.

Vi suggeriamo delle semplici prove da fare per capire se state respirando correttamente oppure no.

  • Provate dunque a mettere le mani sulla parte laterale del torace e cercate di percepire la spinta delle costole verso l’esterno durante l’inspirazione. Avviene?
  • Ora provate a mettere le mani sulla zona dorsale del torace (dietro la vostra schiena). C’è movimento durante l’inspiro? E la vostra pancia? Preme leggermente in fuori durante la stessa fase?
  • Lo sterno e la parte superiore del torace (prime costole per intenderci), dovrebbero muoversi solo alla fine della vostra inspirazione. Succede così? Oppure muovete quella zona del corpo appena cominciate a prendere aria?

Questi esempi, sono semplici prove che vi faranno capire se state respirando correttamente e se state usando bene il vostro diaframma. Se i movimenti del vostro torace sono minimi o assenti allora vuol dire che state usando prevalentemente i muscoli inspiratori accessori e non il diaframma. Il risultato di questo vizio respiratorio porterà ad una inefficace e inefficiente ventilazione, all’aumento della tensione muscolare a livello della vostra cervicale, delle vostre spalle e della colonna vertebrale. E, se è vero che la respirazione è la base della vita, a voi la logica conclusione.

I quattro test descritti possono diventare il primo step di una rieducazione respiratoria. Dedicate quindi, cinque minuti al giorno, per fare queste prove e non esitate a contattarci se avrete bisogno della nostra supervisione.

Rieducare la respirazione, riattivare il diaframma e migliorare la meccanica respiratoria dovrebbe essere alla base di un qualsiasi trattamento riabilitativo per due motivi fondamentali:

  • respirare bene porta al miglioramento delle funzioni di tutti i tessuti e sistemi del corpo
  •  questo miglioramento generale porterà ad una guarigione più precoce.

Per maggiori informazioni sui trattamenti e la pratica di rieducazione al respiro:

Studio Equilibra:

+39 3384130156 – info@studioequilibragenova.it